Se da una parte i profitti dalle pubblicità su banner faticano a decollare, dall’altra l’investimento video advertising sta aumentando in maniera esponenziale negli ultimi anni.
Infatti, l’aumento del tempo speso da un utente su Internet tramite smartphone, ha indotto gli advertiser a seguire i propri clienti tramite video ads, per coinvolgere maggiormente i consumatori, attraverso soprattutto tecniche di preroll.
In generale, parliamo di preroll riferendosi a un annuncio spot che dura dai 15 ai 60 secondi che gli spettatori guardano prima di un videoclip. Questo spot può trovarsi anche a metà del video (mid-roll) o alla fine (post-roll). Cliccando su di esso, l’utente viene direzionato sul sito del brand che ha creato l’annuncio.
La maggior parte delle aziende crede che il pre roll sia il formato più efficace, in quanto il livello di attenzione degli utenti è più alto prima dell’inizio del video ed ha costi di produzione bassi.
Questo tipo di formato è il più utilizzato sul web, questo perchè è la modalità preferita degli inserzionisti in quanto dispongono di statistiche affidabili quantitative e qualitative sull’audience.
Lo spot infatti spezza il video e l’utente viene infastidito dall’interruzione della sua visione. Per di più, questo formato non si presta molto dell’interattività.
Inoltre, questo tipo di annuncio fa “scappare” gli utenti più impazienti, quelli che tendono a passare da un contenuto all’altro. Pertanto, il piacere nel vedere il video cala e si crea il sentimento di fastidio, con la conseguenza di trovare questi contenuti invadenti, incidendo negativamente sull’azienda inserzionista sul prodotto.
Ciò è dimostrato anche da uno studio condotto da Nielsen nel 2013, il quale dimostra che la probabilità di avere pareri negativi sul marchio, aumentano dopo che un utente è esposto ad annunci pre-roll.
L’alternativa più diffusa rispetto ai pre-roll è quella di utilizzare formati overlay (o annunci sovrapposti) che solitamente vengono mostrati nella sezione inferiore del video, dando anche la possibilità agli utenti di chiudere o allargare la scatola di annuncio. Questa modalità risulta più efficace in quanto non interrompono l’esperienza dell’utente, può essere personalizzata a seconda del target a cui si fa riferimento, ma soprattutto possono essere programmati per apparire nei momenti in cui la probabilità di clic è più elevata.